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Settore Giovanile del “Chiarbola Ponziana Calcio”
News pubblicata il 23-02-2018
Regolamentazione Rapporti “Società-Genitori” e relativi interventi”
1). Il progetto “tecnico-educativo” é inserito nelle linee guida della Società. 2). Nei confronti di tutti i bambini del settore giovanile (dai Primi Calci ai Pulcini e parzialmente agli Esordienti) viene garantita la possibilità di avvicendarsi, nei modi e nei limiti dettati dai regolamenti vigenti della F.I.G.C., onde evitare, nel rispetto “effettivo” della carta dei diritti del bambino, discriminazioni. 3). Con i Genitori la Società conferma l’utlità di condividere i “principi generali” di cui al punto 1) e di coinvolgerli sui processi formativi di tipo tecnico/didattico adottati dalla Società stessa. 4). L’Istruttore è inserito in un quadrilatero di cui fanno parte: istruttore, bambino, genitori, società e riveste un ruolo di mediatore. 5). L’ Istruttore ed il Genitore nel rispetto del proprio ruolo ed in modo sinergico devono, laddove ritenuto opportuno, affiancare il bambino ed evidenziargli nei modi dovuti i suoi punti di forza e di debolezza onde favorirne l’adeguato processo di crescita tecnico-educativa. 6). Taluni genitori rappresentano una variabile critica tale da condizionare sensibilmente le dinamiche socio-relazionali e tecniche dell’Istruttore con la logica conseguenza di provocare tensioni. 8). Individuato il Genitore e la relativa problematica da questi prodotta, l’Istruttore deve attivare il consequenziale approccio relazionale finalizzato ad evitare comportamenti che andrebbero ad intralciare la normale attività didattica, evitando tuttavia di: - allearsi col genitore a scapito del bambino (rischio poca stima del bambino verso l’Istruttore !!!) - allearsi col bambino a scapito del genitore (rischio conflitto col genitore !!!) 9). La famiglia è legittimamente depositaria dei diritti sul proprio figlio e la Società depositaria di diritti in ambito temporaneo ed occasionale. 10). La società è sempre e comunque disponibile, previo appuntamento, ad interloquire con i Genitori per eventuali chiarimenti, delucidazioni e informazioni afferenti alle metodologie didattiche adottate e/o per specifiche indicazioni relative al proprio figlio. 11). I due soggetti (la Società nella persona dell’ Istruttore ed il Genitore) devono rispettare le loro attribuzioni senza alcuna ingerenza. 12). Se ciò non è possibile, l’ Istruttore (coadiuvato dal Responsabile del Settore giovanile) convoca in sede il genitore e lo invita formalmente ma pacatamente a desistere dall’ interferire. Se antitetico e/o recidivo interviene, sempre attraverso la convocazione in sede, la Società (Vice Presidente in primis, eventualmente il Presidente). 13). Nel caso di eventuali comportamenti irrispettosi e/o comunque verso quei genitori risoluti a reiterare comportamenti provocatori nonostante i richiami di cui sopra, il Presidente (coadiuvato dai propri referenti) convoca “tempestivamente” in sede il genitore e gli comunica l’ingiunzione affinché episodi del genere non abbiano più a verificarsi. Se antitetico e/o recidivo si valuta in Consiglio Direttivo l’allontanamento dalla Società e, nei casi limite, si conferisce mandato formale allo Studio Legale a tutela sia dell’integrità morale delle persone che operano per la Società sia a tutela dell’immagine della Società stessa. Il Presidente (Roberto Nordici) Trieste, 22 febbraio 2018. |
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